È in questo contesto, proprio nel nucleo antico della città, che si trova il complesso edilizio di Casa Botta / Villa Maghetti, dal nome dei rispettivi primi proprietari, presente nella sua completezza già nei primi anni del '700, con radici che affondano nel secolo precedente.
Vera e propria villa urbana – con ampi scaloni, due corti interne su cui affacciano ariosi loggiati e un'estesa area verde rivolta a sud, degradante verso il Parco pubblico Ferrini – la struttura è ora composta da 3 spazi commerciali e 9 unità abitative, di cui 1 monolocale, 3 bilocali, 1 trilocale e 4 quadrilocali, con un'autorimessa interrata dotata di accesso carraio.
Tra gli obiettivi del recente intervento di ristrutturazione: il mantenimento delle originarie composizioni architettoniche attraverso l'uso delle partizioni murarie e degli accessi preesistenti; l'utilizzo di materiali tradizionali, e il restauro dei manufatti meritevoli (portoni, parapetti, ringhiere e decori; in particolare, l'affresco sullo scalone principale, la Madonnina votiva in nicchia su via Manzoni e la scala a doppia rampa); l'eliminazione delle cosiddette "superfetazioni" – interventi superflui o dannosi che nel tempo snaturano gli edifici – che ha portato tra l'altro alla riscoperta delle arcate prospicienti la corte centrale e del collegamento pedonale tra le due corti.
La barriera architettonica più rilevante – cioè il collegamento verticale del corpo di fabbrica verso via Manzoni – è stata eliminata grazie all'installazione di un ascensore in vetro e acciaio a vista. Pur godendo della deroga alle vigenti normative in materia di risparmio energetico in quanto classificato di valore artistico e paesaggistico, l'edificio è stato ristrutturato con ogni possibile tecnica di contenimento energetico, in particolare per quanto riguarda coperture, contropareti e solai interpiano. Il risultato è una struttura dotata di ogni comodità, adatta alla vita odierna ma immersa nella storia, in equilibrio tra memoria e contemporaneità come il luogo che la ospita.
